Vocabolario Dantesco
bestemmiare v.
Commedia 4 (4 Inf.).
Altre opere2 (1 Vn., 1 Conv.).
Commedia bestemmian Inf. 5.36; bestemmiando Inf. 11.47; bestemmiava Inf. 32.86; Bestemmiavano Inf. 3.103.
Altre opere bestemmiava Vn 37.2; biastemmia Conv. 2.9.4.
Da bestemmia (LEI s.v. *blastemare 6, 201, 33). L’atto di bestemmiare è tipico dei dannati che disprezzano la giustizia divina che li ha puniti. (cfr. Tommaso, S. Th. II 13 4 e Ap 16, 8-9); così si motivano le imprecazioni e maledizioni di Inf. 3.103 e 5.36. Allo stesso modo, tipica della condizione dei dannati è la bestialità delle espressioni e dei modi (in questo senso bestemmia infatti Bocca degli Abati a Inf. 32.86, per cui vd. sgridare e rampognare dei vv. 79 e 87). Nella descrizione virgiliana del primo regno ultraterreno (a Inf. 11), i vv. 47-48, dedicati ai violenti del terzo girone, rispondendo agli insegnamenti dottrinali di Tommaso (S. Th. II 14 1), spiegano come sia possibile far violenza alla divinità in tre modi differenti: in corde («col cuor negando» v. 47), in ore («bestemmiando quella» v. 47) o in opere («spregiando natura e sua bontate» v. 48). Nel passo in questione, il verbo bestemmiare rinvia quindi esplicitamente alla sfera orale (vd. bestemmia). A Inf. 3.103, la semantica del v. si diversifica sulla base degli oggetti a cui è riferito (Dio, i genitori, l’umanità, il luogo, l’ora e il seme del proprio concepimento e della propria nascita) e suggerisce piuttosto di interpretare ‘condannare ciò che si ritiene causa o principio della propria sventura, maledire’. In quest’ultimo significato (e non rif. alla divinità) il verbo è att. anche in Vn 37.2 e Conv. 2.9.4.
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 24.09.2018.
Data ultima revisione: 24.09.2018.
1 Oltraggiare, con intenzione sacrilega, proferendo parole di spregio rivolte a Dio o alle sue opere.
[1] Inf. 3.103: Ma quell' anime, ch'eran lasse e nude, / cangiar colore e dibattero i denti, / ratto che 'nteser le parole crude. / Bestemmiavano Dio e lor parenti, / l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme / di lor semenza e di lor nascimenti.
[2] Inf. 5.36: Quando giungon davanti a la ruina, / quivi le strida, il compianto, il lamento; / bestemmian quivi la virtù divina.
[3] Inf. 11.47: Puossi far forza ne la deïtade, / col cor negando e bestemmiando quella, / e spregiando natura e sua bontade; / e però lo minor giron suggella / del segno suo e Soddoma e Caorsa / e chi, spregiando Dio col cor, favella.
1.1 Proferire rabbiosamente espressioni ingiuriose (estens.).
[1] Inf. 32.86: Lo duca stette, e io dissi a colui / che bestemmiava duramente ancora: / «Qual sè tu che così rampogni altrui?».