Commedia |
4 (2 Inf., 1 Purg., 1 Par.). |
Commedia |
vivagni Purg. 24.127 (:), Par. 9.135 (:); vivagno Inf. 14.123 (:), 23.49 (:). |
Prima att. Da riconnettere a
vivo, nella locuz.
orlo vivo 'lembo estremo (della stoffa)' con l'aggiunta del suff. -
agno (cfr. Rohlfs, § 1067), ma l'etimo è discusso (cfr. DELI 2 s.v.
vivagno). Rispetto al valore propr. di 'orlo di un tessuto', ben doc. in diversi testi tosc. di carattere pratico appena posteriori alla
Commedia (cfr. TLIO s.v.
vivagno), Dante impiega il termine sempre in senso estens., con partic. rif. alla morfologia dei regni ultraterreni (cfr. per es.
Francesco da Buti, a
Inf. 23.49: «vivagno è lo canto della tela, e così le ripe sono li vivagni della bolgia»). Tale uso è richiamato nel sonetto anonimo
O del settimo ciel fermo vivagno, del secondo Trecento (cfr. ancora TLIO s.v.
vivagno).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 26.01.2018.
Data ultima revisione: 21.12.2018.