Commedia |
quartana Inf. 17.86. |
Il termine indica, già in lat., una febbre infettiva molto forte che ricorre ogni quattro giorni («quartana -e, pro quodam febri que quarto die vexat», Cecchini,
Uguccione, Q 1, 8).
Febbre quartana o semplicemente
quartana risultano doc. in volg. a partire dalla seconda metà del Duecento (vd. TLIO s.v.
quartana), anche in testi non di ambito medico. Nel poema il sost. è impiegato nella «vivissima similitudine» (Chiavacci Leonardi,
ad l.) che accosta i sintomi che preannunciano l'arrivo di tale febbre – il «riprezzo» (v. 85), le «unghie smorte» (v. 86), il tremito – alle sensazioni che assalgono Dante costretto ad assettarsi sulle «spallacce» (v. 91) di Gerione.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 28.09.2020.
Data ultima revisione: 02.11.2020.