Vocabolario Dantesco
accertare v.
Commedia 3 (1 Purg., 2 Par.).
Altre opere1 (1 Conv.).
1 (1 Detto).
Commedia accerta Par. 22.58 (:); accertar Purg. 12.130; accertarsi Par. 17.1 (:).
Altre opere accerta Conv. 2.8.14.
ac[c]erta Detto 388.
Dal lat. mediev. accertare, parasintetico da certus (Nocentini s.v.). La prima att. è nei Proverbia que dicuntur (cfr. TLIO s.v. accertare). Con il signif. di ‘rendere certo, assicurare’ in Conv. 2.8.14: «Ancora n'accerta la dottrina veracissima di Cristo, la quale è via, veritade e luce»; con quello di 'asserire' nel Detto, v. 388: «Chi gliel dà certamente / (E chi altr'ac[c]erta, mente)».
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 11.07.2017.
Data ultima revisione: 04.05.2020.
1 Dare la certezza a qno.
[1] Par. 22.58: Però ti priego, e tu, padre, m'accerta / s'io posso prender tanta grazia, ch'io / ti veggia con imagine scoverta».
1.1 Pron. Cercare conferma, assicurarsi.
[1] Par. 17.1: Qual venne a Climenè, per accertarsi / di ciò ch'avëa incontro a sé udito, / quei ch'ancor fa li padri ai figli scarsi...
2 Riconoscere come certo, verificare.
[1] Purg. 12.130: per che la mano ad accertar s'aiuta, / e cerca e truova e quello officio adempie / che non si può fornir per la veduta...