Commedia |
antomata Purg. 10.128. |
Purg. 10.128: entomata Fi Pr - Ed. Crusca.
Att. solo nella
Commedia e cit. nei commentatori. Di contro all'ipotesi invalsa a partire dal commento del Landino, secondo la quale lo pseudogrecismo
antomata si spiegherebbe a partire da
entomata (formato sull'espressione gr.
éntoma (zoîa) ‘insetti’; così anche Petrocchi
ad. l. e ED), Paluello (
‘Antomata’, p. 91 e segg.) ha avanzato la proposta che si tratti del
gr. automata, già corrotto in
antomata, quale si legge nei codici latori delle versioni latine del
De generazione animalium (3,1) e
Historia animalium (5,1) di Aristotele. Sulla base della credenza medievale per cui «[de li animali] tale nasce per coito e tale per putrefazione» (
Restoro d’Arezzo, L. I, cap. 20), Dante utilizza
antomata per indicare gli esseri viventi che non nascono per generazione, ma casualmente e spontaneamente dalla «putrefazione di legno, o di carne, o di vesta, o d’altra cosa» (
Ottimo). I commentatori concordano in questa interpretazione. La definizione proposta tiene conto dello pseudo-plurale, foggiato in analogia con altri plurali di termini di origine greca (per cui cfr. ED s.v.
grecismi).
Varianti. Se si considera antomata grecismo originato da errata lettura di automata (contrariamente a quanto ritiene Petrocchi, ad l. e Introduzione, p. 430, che ipotizza un cambio di prefisso da entomata ‘insetto’), le lezioni entomata (di Pi e Fr) andrebbero considerate varianti sostanziali. Tuttavia il controllo sui manoscritti effettuato da Paluello (‘Antomata’, p. 77-78), segnala (seppur incertamente) che anche Pi e Fr potrebbero recare, invece di entomata (come riporta l’apparato Petrocchi), la lezione antomata.
Autore: Vito Luigi Castrignanò; Francesca De Blasi.
Data redazione: 25.09.2018.
Data ultima revisione: 25.09.2018.