| Commedia | antelucani Purg. 27.109 (:). | 
                         
                            
                        
                        Att. solo nella 
Commedia e cit. nei commentatori. 
Latinismo da 
antelucanus (LEI s.v., 2, 1568.48). L'agg. definisce con precisione quel chiarore riflesso che si diffonde prima del sorgere del sole, come ben intendono i primi commentatori (per es. Pietro Alighieri, 
ad l.: «quarta pars noctis, que vicina est diei, dicitur antelucanum, quare vide cur auctor hic dicat sic de 'splendoribus antelucanis'»; 
Francesco da Buti: «cioè per li splendori che vegnano innanti a la luce del Sole, inanti che esca fuora lo Sole»). L'agg. è proprio, benché non esclusivo, del lat. scritturale: cfr. per es. «roris antelucani», 
Sap., 11.23 (reso con «rugiada mattutinale» nel volgarizzamento tosc. tre-quattrocentesco della 
Bibbia; cfr. 
Corpus OVI). Confermano l'isolamento dell'occ. dantesca nel panorama linguistico dell'it. antico anche le 
Pistole di Seneca volg. (red. II), testo fior. databile al secondo quarto del sec. XIV che, sulla base dell'intermediario fr., restituisce 
alba in luogo dell'
antelucanus originale (cfr. Sen., 
Ep., XX, 122, 1: «adhuc multis hoc antelucanum est»; cfr. 
Corpus CLaVo).
                            Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 31.05.2017.
Data ultima revisione: 07.05.2018.