Vocabolario Dantesco
diva s.f.
Commedia 2 (2 Par.).
Commedia diva Par. 4.118 (:), 18.82.
Prima att. Dal lat. tardo diva (DELI 2 s.v. divo). L'appellativo a Par. 4.118 ha «stretta attinenza con la trasfigurazione, teologica e poetica, che D. compie di Beatrice nel poema» (Niccoli in ED), con valore estens. rispetto al signif. classico di 'divinità'.
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 29.05.2020.
Data ultima revisione: 02.11.2020.
1 [Con rif. a Beatrice:] donna la cui alta natura partecipa del divino, creatura divinizzata (estens.).
[1] Par. 4.118: «O amanza del primo amante, o diva», / diss' io appresso, «il cui parlar m'inonda / e scalda sì, che più e più m'avviva...
1.1 [Con rif. a una musa:] divinità pagana femminile. 
[1] Par. 18.82: O diva Pegasëa che li 'ngegni / fai glorïosi e rendili longevi, / ed essi teco le cittadi e ' regni, / illustrami di te, sì ch'io rilevi / le lor figure com' io l'ho concette: / paia tua possa in questi versi brevi!