Vocabolario Dantesco
dichiarare v.
Commedia 5 (1 Inf., 3 Purg., 1 Par.).
Altre opere9 (5 Vn., 4 Conv.).
Commedia dichiara Inf. 28.91 (:), Purg. 19.115 (:); dichiarar Purg. 24.90; dichiararti Par. 7.122; dichiareranti Purg. 24.48.
Altre opere dichiarando Vn 14.14; dichiarare Vn 12.17, 14.14, 25.3, Conv. 2.8.4, 4.11.5; dichiararle Vn 25.1; dichiarata Conv. 4.23.1; dichiarerà Conv. 2.9.8.
Dal lat. declarare (DELI 2 s.v. dichiarare). Il verbo ha il signif. di 'rendere chiaro', dunque manifesto, evidente alla vista e all'intelletto (vd. anche chiaro), e ricorre con valore trans. nella maggior parte delle occ. sia nella Commedia che nelle altre opere; a Purg. 19.115 ha presumibilmente valore impers. In tutte le opere dantesche le occ. di dichiarare sono correlate al dubbio e al dubitare (come si nota anche in ED s.v. dichiarare): il verbo ricorre infatti in prossimità dei vocaboli dubbio (Vn 12.17), dubitose (le due occ. di Vn 14.14), dubitazione e dubitare (Vn 25.1 e 25.3), dubio (Conv. 2.8.4 e 4.11.5). Nella tradizione, il verbo si alterna con le varianti dichiarire, dischiararediscernere e rischiarare.
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 02.10.2019.
Data ultima revisione: 30.06.2020.
1 Spiegare qsa rendendola manifesta.
[1] Inf. 28.91: E io a lui: «Dimostrami e dichiara, / se vuo' ch'i' porti su di te novella, / chi è colui da la veduta amara».
[2] Purg. 19.115: Quel ch'avarizia fa, qui si dichiara / in purgazion de l'anime converse; / e nulla pena il monte ha più amara.
[3] Purg. 24.48: Tu te n'andrai con questo antivedere: / se nel mio mormorar prendesti errore, / dichiareranti ancor le cose vere.
[4] Purg. 24.90: Non hanno molto a volger quelle ruote», / e drizzò li occhi al ciel, «che ti fia chiaro / ciò che 'l mio dir più dichiarar non puote.
[5] Par. 7.122: Or per empierti bene ogne disio, / ritorno a dichiararti in alcun loco, / perché tu veggi lì così com' io.