bugiardo agg.
Frequenza:
Commedia |
4 (3 Inf., 1 Purg.). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
bugiarda Purg. 19.108 (:); bugiardi Inf. 1.72 (:); bugiardo Inf. 23.144, 28.16 (:). |
Altre opere |
bugiardo Rime 99.7.
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Nota:Da
bugiadro, a sua volta dal lat. tardo
*bausiator, dal ted.a.
bausja - lat. carol.
*bausia / lat. carol.
bausiare (LEI
Germanismi s.v.1, 675.31),
bugiardo è att. sin dal Duecento (come anche
bugiadro, vd. TLIO s.v.
bugiardo e s.v.
bugiadro). Nella
Commedia è esclusivo delle prime due cantiche. Ricorre col signif. di 'che mente e si comporta in maniera sleale' (
1) in due luoghi dell'
Inferno: a
Inf. 23.144 è rif. al diavolo («bugiardo e padre di menzogna», cit. scritturale da
Io 8, 44), mentre a
Inf. 28.16 a essere
bugiardi sono i baroni pugliesi che tradirono il re Manfredi, lasciando entrare a Ceprano i francesi di Carlo d'Angiò. Col signif. di 'che si fonda su principi ingannevoli e illusori' (
2), invece, ricorre a
Inf. 1.72, a indicare il «tempo de li dèi falsi e bugiardi», cioè il tempo del paganesimo volgare (per l'espressione cfr. Agostino,
Civ. Dei II 29 «deos falsos fallacesque») e a
Purg. 19.108, dove per «vita bugiarda» si intende la vita terrena, «cioè la vita de la felicità mondana, viziosa et imperfetta, la quale mostra quello che non è» (
Francesco da Buti,
ad l.). Con lo stesso signif. l'agg. ricorre anche in
Rime 99.7 (su questo aspetto vd. ED s.v.
bugiardo). Vd. anche
bugiare.
1 Che mente e si comporta in maniera sleale.
[1] Inf. 23.144: E 'l frate: «Io udi' già dire a Bologna / del diavol vizi assai, tra ' quali udi' / ch'elli è bugiardo e padre di menzogna».
[2] Inf. 28.16: S' el s'aunasse ancor tutta la gente / che già, in su la fortunata terra / di Puglia, fu del suo sangue dolente / per li Troiani e per la lunga guerra / che de l'anella fé sì alte spoglie, [...] e l'altra il cui ossame ancor s'accoglie / a Ceperan, là dove fu bugiardo / ciascun Pugliese, e là da Tagliacozzo...
2 Che si fonda su principi ingannevoli e illusori.
[1] Inf. 1.72: Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, / e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto / nel tempo de li dèi falsi e bugiardi.
[2] Purg. 19.108: La mia conversïone, omè!, fu tarda; / ma, come fatto fui roman pastore, / così scopersi la vita bugiarda.
Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 21.07.2020).