Commedia |
bugio Purg. 18.109 (:). |
Dal ted. a.
*bausja - lat. carol. *
bausia / lat. carol. *
bausiare (LEI
Germanismi 1,674.3). Il verbo, att. dalla fine del Duecento (vd. TLIO s.v.
bugiare), ricorre nella
Commedia unicamente a
Purg. 18.109. Spiega Tommaseo,
ad l., che il verbo vale «mentisco» ed è usato «anco in prosa». La rima in -
ugio è rara nel poema: ricorre poi unicamente a
Par. 20.22-27 (per il diverso signif. dell'agg.
bugio di
Par. 20.27 vd.
bugio).
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 02.10.2019.
Data ultima revisione: 21.07.2020.