Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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buffa s.f.
Frequenza:
Commedia 2 (2 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia buffa Inf. 7.61 (:), 22.133 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Dalla radice onom. *bof(f)-/*buf(f)-/*pof(f)-/*puf(f) (LEI 6, 447.29), il sost. nella Commedia ha lo stesso signif. di beffa (vd.) ed è att. sempre in rima. Per l’occ. di Inf. 7.61 a partire dal Quattrocento è introdotta l’interpretazione 'soffio di vento', estranea ai più antichi ma ripresa quantomeno come alternativa possibile da diversi commentatori anche recenti (fino a Bosco-Reggio). L’assenza di tale accezione nelle numerosissime occ. del vocabolo nei testi delle Origini (cfr. Corpus OVI e TLIO, s.v. buffa) porta tuttavia ad escludere, con la maggior parte dei moderni interpreti, l’attribuzione di un signif. diverso rispetto a quello att. in Inf. 22.133.
1 Inganno, lo stesso che beffa.
[1] Inf. 7.61: Or puoi, figliuol, veder la corta buffa / d'i ben che son commessi a la fortuna, / per che l'umana gente si rabuffa...
[2] Inf. 22.133: Irato Calcabrina de la buffa, / volando dietro li tenne, invaghito / che quei campasse per aver la zuffa...


Autore: Elena Felicani 04.02.2022 (ultima revisione: 02.07.2022).