Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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bigoncia s.f.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia bigoncia Par. 9.55 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Da una forma lat. *biconchia/-ius o *bicongia/-ius (LEI s.v., 5, 1476.10, ma l’etimo resta discusso) di cui si rilevano att. sin dal sec. XII in diversi doc. mediolatini secondo una distribuzione geolinguistica ben differenziata (cfr. ibid.). Così come in lat., anche in volg. il sost. conosce un’alternanza di genere sostanzialmente priva di valore semantico: cfr. TLIO s.vv. bigoncia e bigoncio. Il termine, che nel passo dantesco è funzionale ad accrescere il realismo amaro dell’immagine, indica un recipiente molto capiente impiegato in campagna (per es. per la raccolta dell’uva durante la vendemmia; cfr. Benvenuto da Imola, ad l.: «biguncium est vas, quo utuntur tempore vindemiarum ad portandas uvas, apertum et amplum desuper, quod plenum facit dimidiam salmam asini»).
1 Recipiente di legno a doghe privo di coperchio.
[1] Par. 9.55: Troppo sarebbe larga la bigoncia / che ricevesse il sangue ferrarese, / e stanco chi 'l pesasse a oncia a oncia...


Autore: Barbara Fanini 25.09.2017 (ultima revisione: 11.05.2018).