berza s.f.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
berze Inf. 18.37 (:). |
Locuz. e fras.: Levar le berze 1.
Nota:Att. solo nella
Commedia e nei commentatori.
Germanismo da
ferse 'calcagno, tallone' (DEI s.v.
calcagno)
, diffuso con varia fonetica in Italia settentr. e ancora oggi in uso (cfr. Chiavacci Leonardi,
ad l.; vd. anche Ferretti Cuomo,
L'uso di germanismi, p. 147). Il sost. è
hapax nella
Commedia ed è impiegato con il suo signif. proprio nell'espressione fras.
levar le berze. Tra i commentatori,
Jacopo della Lana estende il signif. a 'gambe' (: «Berze: Cioè le gambe e le calcagne»; vd. anche l'Anonimo Fiorentino: «berze: Vocabolo antico et volgare, et vuol dire le calcagna», cfr. ED,
berza ; cfr. anche Parodi,
Lingua, p. 352).
Guido da Pisa chiosa «Berze enim in lingua florentina pedes, sive calcaneum, prefigurat» (cfr. anche Franceschini,
Tra secolare commento, pp. 207 e 210). «Il Daniello, invece, dissentendo dall'interpretazione di tutti gli antichi, afferma che b. sono "le bolle e vesciche per su le carni, battendoli forte e crudelmente [...]. Ma tale spiegazione sembra tarda ed arbitraria in rapporto al testo» (ED,
Ibidem); anche Maramauro commenta: «[
berze] sonno ampole che l'omo, quando è frustato, fa sopra la cotena» (TLIO, s.v.
berza). La variante
lerze, ipotizzata da Vandelli sulla scorta di Daniello, è giudicata «insostenibile anche per mancanza d’attestazione» da Petrocchi.
Locuz. e fras. L'espressione parrebbe solo dantesca (cfr. TLIO s.v.
berza).
1 Levar le berze: andar via di corsa da un luogo.
[1] Inf. 18.37: Ahi come facean lor levar le berze / a le prime percosse! già nessuno / le seconde aspettava né le terze.
Autore: Elena Felicani 07.04.2021 (ultima revisione: 22.07.2021).