baleno s.m.
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Commedia |
baleno Par. 25.81 (:). |
Nota:Retroformazione da
balenare (vd.), di etimo discusso (LEI s.v.
*bal‑/*bel‑; *pal‑; *barl‑/*berl‑, 4, 539.39). Il sost. è att. in volg. già dalla metà del sec. XIII (vd. TLIO s.v.
baleno 1) e occorre nel poema un'unica volta, nel suo valore propr. meteorologico, per precisare l'intensità e la fulminea durata dei lampeggiamenti emessi dall'anima dell'apostolo Giacomo (cfr. quanto detto s.v.
lampo). I commentatori tendono a chiosare
baleno con
fulgore (es. Benvenuto da Imola,
Francesco da Buti), insistendo soprattutto sulla sua brevissima durata (mentre
lampo sembra suggerire piuttosto una luminosità molto intensa).
1 [Scient.] Forte emissione di luce, improvvisa e di breve durata, che si produce nell'atmosfera (gen. durante un temporale).
[1] Par. 25.81: Mentr' io diceva, dentro al vivo seno / di quello incendio tremolava un lampo / sùbito e spesso a guisa di baleno.
Autore: Barbara Fanini 13.10.2020 (ultima revisione: 02.11.2020).