Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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cacciato s.m.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia cacciati Inf. 9.91.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Da cacciare (vd.). Proprio con valore sost., il part. pass. cacciato è doc. nell'it. antico già dalla fine del sec. XIII nell'accezione di 'allontanato, scacciato' («Ke' cacciati d'altra Compangnia non siano ricevuti», Stat. fior., a. 1284, I, par. 3, p. 35; vd. TLIO s.v.). Nel poema il termine è impiegato, per bocca del messo celeste, con partic. rif. ai diavoli che presidiano la città di Dite – detti anche «gente dispetta» (v. 91) –, che osano ostacolare il cammino dei due pellegrini. Tuttavia, «cacciati del ciel» sono di fatto tutti i diavoli, condannati per la loro ribellione all'eterno esilio dal regno di Dio.
1 Chi è mandato via con forza, allontanato. [Con rif. ai diavoli:] chi è bandito (dal regno celeste) per punizione divina.
[1] Inf. 9.91: «O cacciati del ciel, gente dispetta», / cominciò elli in su l'orribil soglia, / «ond' esta oltracotanza in voi s'alletta?


Autore: Barbara Fanini 25.10.2021 (ultima revisione: 18.12.2021).