piova s.f.
Frequenza:
Commedia |
3 (2 Inf., 1 Purg.). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
piova Inf. 6.7 (:), 14.132 (:), Purg. 30.113 (:). |
Nota:Da
*piovia per dissimilazione o rifatto su
piovere (cfr. Parodi,
Lingua, p. 227), si attesta solo nella
Commedia, dove è usato sempre in rima (altrove invece
pioggia e
ploia). In Bosco-Reggio si nota come come a
Purg. 30.113 «Dante us
i metaforicamente il linguaggio scientifico del tempo», indicando come causa della pioggia i
vapori, ossia le nuvole.
[1] Purg. 30.113: Non pur per ovra de le rote magne, / che drizzan ciascun seme ad alcun fine / secondo che le stelle son compagne, / ma per larghezza di grazie divine, / che sì alti vapori hanno a lor piova, / che nostre viste là non van vicine...
1.1 L'insieme di acqua putrida, grandine e neve che, nel terzo cerchio dell’Inferno, tormenta i golosi.
[1] Inf. 6.7: Io sono al terzo cerchio, de la piova / etterna, maladetta, fredda e greve; / regola e qualità mai non l'è nova.
1.2 Le lacrime del Veglio di Creta che cadendo originano il Flegetonte (
metaf.).
[1] Inf. 14.132: E io ancor: «Maestro, ove si trova / Flegetonta e Letè? ché de l'un taci, / e l'altro di' che si fa d'esta piova».
Autore: Francesca De Blasi 24.10.2019 (ultima revisione: 04.05.2020).