Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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avviticchiare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia avviticchiò Inf. 25.60.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Formazione parasintetica su viticchio di prob. matrice dantesca che rende, con puntuale realismo ed efficacia di sintesi, la prodigiosa fusione delle membra dei due ladri fiorentini. Avviticchiare vale, come ben intendono i commentatori, «avvolgere come fa lo viticchio, che è una erba che s'avvolge alli arbori» (Francesco da Buti, ad l.), e continua, precisandola, l'immagine botanica precedente (cfr. quanto detto s.vv. ellera e abbarbicare). Cfr. anche Guido da Pisa, ad l.: «aviticchiò, idest ligavit; et sumptum est istud vocabulum a vite, que se ipsam ligat lignis, arboribus et virgultis». Dopo Dante, il verbo è richiamato da Boccaccio nel Filocolo (cfr. TLIO s.v. avviticchiare), ma la sua fortuna resta limitata al circuito esegetico del poema.
1 Avvolgere strettamente, cingere.
[1] Inf. 25.60: Ellera abbarbicata mai non fue / ad alber sì, come l'orribil fiera / per l'altrui membra avviticchiò le sue.


Autore: Barbara Fanini 28.05.2018 (ultima revisione: 28.05.2018).