Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

www.vocabolariodantesco.it

sanna s.f.
Frequenza:
Commedia 2 (2 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia sanna Inf. 22.56; sanne Inf. 6.23 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:
Voce dall'etimo discusso, ma prob. dal germ. zahn 'dente' e long. zan (cfr. DELI 2 s.v. zanna; Castellani, Introduzione, p. 75 ). L’iniziale s- in luogo dell’affricata rivela un influsso settentr., con riscontri anche nella Toscana occ. (cfr. DEI, s.v; Rohlfs, par. 169). Prima dell'uso dantesco, sanna è att. in Monte Andrea (ed. Minetti) e nell'Anonimo Genovese (ed. Cocito) (cfr. Corpus TLIO). Nelle due occ. dantesche, il signif. è quello di 'dente lungo e grosso che sporge dalla bocca', rif. in entrambi i casi a creature infernali: Cerbero (a Inf. 6.23) e Ciriatto (a Inf. 22.56), già definito sannuto (vd.) a Inf. 21.122 (l'etimologia del nome Ciriatto è suggerita da Dante stesso, che lo qualifica come sannuto e lo descrive con due zanne laterali sporgenti, come il porco, «ciro» in toscano antico; cfr. Parodi, Lingua, pp. 355-356, e ED s.v. Ciriatto). Da sanna, è prob. coniazione dantesca il verbo assannare (vd.). Nella forma sane, sanna ricorre come var. tarda, «di certo erronea» (Petrocchi, ad l.) di scana (vd.) a Inf. 33.35.
1 Ciascuno dei denti lunghi e grossi che sporgono dalla bocca di alcuni animali.
[1] Inf. 6.23: Quando ci scorse Cerbero, il gran vermo, / le bocche aperse e mostrocci le sanne; / non avea membro che tenesse fermo.
[2] Inf. 22.56: E Cirïatto, a cui di bocca uscia / d'ogne parte una sanna come a porco, / li fé sentir come l'una sdruscia.


Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 11.12.2021).