Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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stampa s.f.
Frequenza:
Commedia 2 (1 Purg., 1 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia stampa Purg. 8.82 (:), Par. 17.9 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:Deverbale da stampare (DELI 2 s.v.). Francesco da Buti dà una spiegazione tecnica del termine, che è usato anche in ambienti artigiani, e così glossa l’occ. in Purg. 8.82: «la stampa è una forma di ferro che, percossa in sul conio, lassa la sua forma in esso; e qui intende l’autore per la forma, cioè per il risultato di questa impressione». A Par. 17.9 chiosa, invece, a partire da un testo che legge «eterna stampa» (come in Eg Gv e La) e non «interna» (come nel testo Petrocchi): «cioè de la carità dello Spirito Santo, che è eterno et è forma che dà essere ad ogni perfetta carità; sì come la stampa dà essere a la figura ch'ella fa», sempre tenendo conto del risultato della pressione e non della pressione stessa.
1 Segno, impronta (che si manifesta nell’espressione del volto).
[1] Purg. 8.82: Così dicea, segnato de la stampa, / nel suo aspetto, di quel dritto zelo / che misuratamente in core avvampa.
1.1 [Con rif. fig. ad un'emozione impressa profondamente nell'anima].
[1] Par. 17.9: Per che mia donna «Manda fuor la vampa / del tuo disio», mi disse, «sì ch'ella esca / segnata bene de la interna stampa: / non perché nostra conoscenza cresca / per tuo parlare, ma perché t'ausi / a dir la sete, sì che l'uom ti mesca». 


Autore: Veronica Ricotta 18.12.2017 (ultima revisione: 11.01.2021).