scroscio s.m.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
scroscio Inf. 17.119 (:). |
Varianti: Inf. 17.119: stroscio Cha Eg Lau Laur Lo Mart Pa Parm Po Pr Ricc Tz Vat.
Nota:Da
crosciare (vd.),
scroscio è att. nella
Commedia nell'unica occ. di
Inf. 17.119 (in rif. ai vortici fragorosi del Flegetonte) in quello che è il riferimento a Monte Andrea più esplicito del poema: nella lirica del Duecento, infatti,
scroscio e
stoscio (vd.) del v. 121 compaiono esclusivamente nella poesia di Monte Andrea, entrambi usati in rima in due diversi contesti (nel sonetto
Intenda, 'ntenda, chi più montat'è alto! e nella canzone
Ancor di dire non fino, perché): su questo aspetto cfr. Steinberg,
Dante e il suo pubblico, pp. 182-183. La rima in
-oscio è unica nella
Commedia.
Varianti. L'alternanza
scroscio /
stroscio, come sostiene Petrocchi (
ad l.), è da considerarsi unitamente alla successiva
stoscio (vd.) /
scoscio per la possibilità di influssi reciproci. Ma, spiega ancora Petrocchi, il gorgo «fa un grande frastuono: e bene, quindi,
scroscio (richiamato poi da
croscia, a
Inf. 24.129); ma scrutinabile (benché forse non
difficilior) anche
stroscio, 'caduta di acqua', 'strepito d'acqua', altrettanto rappresentato nella lingua antica. Lo scambio grafico tra
scroscio e
stroscio si effettua in un'area semantica così ristretta da non consentire di affidarsi con sicurezza alle indicazioni dei codici, ma è pur vero, e perciò determinante, che tutti i più antichi testi convergono su
scroscio».
1 Fragore prodotto dal precipitare impetuoso dell'acqua.
[1] Inf. 17.119: Io sentia già da la man destra il gorgo / far sotto noi un orribile scroscio, / per che con li occhi 'n giù la testa sporgo.
Autore: Chiara Murru 01.07.2019 (ultima revisione: 02.11.2020).