raccapricciare v.
Frequenza:
| Commedia |
1 (1 Inf.). [+var.: 1 (1 Inf.)] |
Lista forme e index locorum:
| Commedia |
raccapriccia Inf. 14.78 (:). [+var.: racapriccia Ham - Sanguineti Tonello-Trovato Inf. 22.31]. |
Nota:Formazione parasintetica su
capriccio (vd.
TLIO s.v.) con doppio pref. Prima di Dante, il verbo è att. nelle
Storie contra i Pagani di Paolo Orosio volg. dal fior. Bono Giamboni, dove
raccapricciare, nell'accezione di 'essere preso da un brivido di paura, inorridire', traduce il lat.
perhorrescere (cfr. TLIO s.v.
raccapricciare e
Corpus DiVo). In quest'ultimo contesto, il verbo è impiegato con valore intrans. pron. (come il
raccapricciare testimoniato dal cod. Ham a
Inf. 22.31, accolto a testo dall'ed. Tonello-Trovato), mentre l'occ. di
Inf. 14.78 documenta un più raro uso trans. Infine, non diversamente dagli altri derivati originatisi da
capriccio, la diffusione di
raccapricciare risulta limitata all'area tosc., se non proprio fior. (cfr. quanto detto s.v.
accapricciare).
1 Provocare un brivido di paura, spaventare.
[1] Inf. 14.78: Tacendo divenimmo là 've spiccia / fuor de la selva un picciol fiumicello, / lo cui rossore ancor mi raccapriccia.
[ 1.1 +var. Pron. Essere preso da un brivido di paura, inorridire.
] [1] Inf. 22.31: I' vidi, e anco il cor me n'accapriccia, / uno aspettar così, com' elli 'ncontra / ch'una rana rimane e l'altra spiccia... || racapriccia Ham - raccapriccia Sanguineti, Tonello-Trovato.
Autore: Barbara Fanini 22.05.2019 (ultima revisione: 10.11.2023).