Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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probo agg.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia probo Par. 22.138 (:).
Varianti: Par. 22.138: improbo Gv Urb - Sanguineti.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Latinismo da probus (DELI 2 s.v. probo). Come già nel lat. classico (cfr. TLL s.v. probus, 10.2, 1485.27), l'agg. si riferisce a un complesso di qualità morali (espresso dal sost. probitate, vd.). Diversa l'interpretazione di Parodi, Recensione Del Lungo, p. 18: «il probo di Dante e il probus del latino medievale, nonostante le fallaci apparenze, non hanno quasi nulla a che fare col probus dei classici. Nel lat. mediev. dei paesi romanzi [[...]] il cavalleresco prode, discendente legittimo di prode prodis, per la solita tendenza ad etimologizzare [[...]] fu reso con probus, che gli somigliava di suono e ne conteneva l’idea che pareva fondamentale. Dante poi ritradusse in volgare quella singolar traduzione». L’ipotesi, accettata ancora da Consoli in ED, è tuttavia smentita dalla documentazione del Corpus OVI, in cui probo è att. spesso come sinon. di ‘buono’, ‘virtuoso’, ‘retto’, senza che la semantica dell’agg. debba ridursi al solo valore militare (pur compreso tra le possibili accezioni). Vd. anche probitate.
Varianti.  La variante improbo di Urb (condivisa dai codici affini come il Florio e Eg. 2567, oltre che da Gv) è da collegarsi alla lezione alternativa che lo stesso Urb (ma non Gv) reca al verso precedente, che là pon mente (per che l’ha per meno), in base alla quale sarebbe da riferirsi alle sette spere, e altro a questo globo, cosicché sarebbe ‘vizioso’ (improbo) chi pensa alle cose terrene, e non, come nel testo Petrocchi, ‘virtuoso’ (probo) chi pensa a quelle oltramondane: cfr. la nota di Petrocchi, ad l. e Viel, «Quella materia ond’io son fatto scriba», pp. 506-507 nota 104.
1 Che possiede virtù e buoni costumi; che pensa e opera rettamente.
[1] Par. 22.138: e quel consiglio per migliore approbo / che l'ha per meno; e chi ad altro pensa / chiamar si puote veramente probo. ||  Var.: improbo Gv Urb – Sanguineti.


Autore: Fiammetta Papi 05.09.2018 (ultima revisione: 05.09.2018).