preconio s.m.
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Commedia |
preconio Par. 26.44. |
Nota:Att. solo nella
Commedia e nei commentatori.
Latinismo Dal lat.
praeconium 'annuncio' (DEI s.v.
preconio), si rif. gen. a un annuncio importante: nell'occ. di
Par. 26.44 Dante eredita l'uso dagli scrittori cristiani, che impiegano il sost. per indicare l'annuncio della parola di Dio (vd. il
gr. angelìa, da cui
evagelium). In partic., come chiosa Chiavacci Leonardi
ad l., «sembra più probabile che
l'alto preconio di Giovanni sia il suo Vangelo, che più degli altri
bandi (gli altri tre Vangeli) manifesta (
grida) il mistero di Dio. [...] Del resto il grande inizio del quarto Vangelo [...] sembra convenire meglio a quel solenne verbo
incominciando», diversamente dall'interpretazione degli antichi commentatori che lo consideravano in rif. all'
Apocalisse (cfr. Scartazzini,
ad l.).
1 Annuncio solenne.
[1] Par. 26.44: Sternilmi tu ancora, incominciando / l'alto preconio che grida l'arcano / di qui là giù sovra ogne altro bando».
Autore: Elena Felicani 26.04.2021 (ultima revisione: 29.10.2021).