Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

www.vocabolariodantesco.it

maschile agg.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia maschili Inf. 20.45.
Varianti: Inf. 20.45: maschie La, masculine Mad.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:Da maschio (vd.; cfr. DELI 2 s.v. maschio). Adoperato solo in Inf. 20.45 a significare, in unione al sost. penne, 'i peli e la barba dell'uomo' e, per sineddoche, il 'corpo maschile' (vd. penna e cfr. Inglese ad l.). I vari commentatori, pur chiosando diversamente l'espressione, interpretano comunque maschili come 'propri del maschio': ad es. Benvenuto da Imola spiega «penne maschili, idest membra masculina, sicut barbam et alia discernentia sexum». Maschile è meno att. di masculino: prima dell'uso dantesco si ritrova esclusivamente in Albertano volg., L. II, cap. 8 (laddove traduce l'originale alterius sexus con «forma feminile o maschile») e in Zucchero, Santà, traduz. del Regime du corps, dove nell'originale si trova la forma malles (cfr. Corpus OVI). Masculino (vd. infra) presenta invece molte più att. sin dal XIII sec. (la prima att. che ne dà il Corpus OVI è in Brunetto Latini, Rettorica) ed è presente anche in Cecchini, Uguccione M 48, 2.
Varianti.  In La maschili trova come var. maschie (forse anche per l'eco di maschio a Inf. 20.41 e di Par. 32.80: «poi che le prime etadi fuor compiute, / convenne ai maschi a l'innocenti penne / per circuncidere acquistar virtute»): il signif. proprio di 'di sesso maschile' dell'agg. maschio non è altrimenti att. in Dante (vd. maschio), ma è ben documentato nel Trecento (cfr. Corpus OVI). Masculine, invece, ricorre come var. in Mad e poi è att. come correzione in altri codici trecenteschi (cfr. Moore, Contributions, 143 nota), con riavesse trisillabo (anziché con il quadrisillabo rïavesse, segnalato dalla dieresi). Il lemma mascolino non è altrimenti att. nella Commedia.
1 Proprio del maschio.
[1] Inf. 20.45: Vedi Tiresia, che mutò sembiante / quando di maschio femmina divenne, / cangiandosi le membra tutte quante; / e prima, poi, ribatter li convenne / li duo serpenti avvolti, con la verga, / che rïavesse le maschili penne. ||  Var.: maschie La, masculine Mad.


Autore: Chiara Murru 14.05.2019 (ultima revisione: 25.07.2019).