maniera s.f.
Frequenza:
Altre opere | 7 (7 Conv.). 13 (13 Fiore). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
maniera Par. 13.17 (:). |
Altre opere |
maniera Conv. 2.6.6; maniere Conv. 1.1.14, 2.4.4, 2.5.1, 2.5.11, 4.9.5, 4.11.7. manera Fiore 35.1 (:), 77.8 (:); maniera Fiore 64.1, 65.2, 82.7, 83.2, 115.1, 139.6 (:), 155.13, 163.7, 175.1 (:), 195.9, 195.11. |
Locuz. e fras.: Per maniera che 1.
Nota:Gallicismo dal
fr. antico maniere o dal
prov. maniera,
manera, forme sost. dell'agg. di area galloromanza
manier, a sua volta riconducibile al lat.
manuarium 'della mano' (cfr. FEW s.v.
manuarius, 6/1.280b; Cella,
I gallicismi, p. 475 e Viel,
I gallicismi, p. 78 e la bibliografia ivi cit.), risulta att. in it. antico molto precocemente, dall'ultimo quarto del sec. XII (TLIO s.v.
maniera). Il sost. ricorre in locuz. col senso primario di 'modo particolare di agire' più spesso nel
Fiore (cfr. Viel,
L'impronta, p. 188) e una sola volta nella
Commedia (
Par. 13.17), dove la locuz. con valore congiuntivo
per maniera che introduce una proposizione consecutiva, in cui si descrive l'esatta concordanza di direzione prodotta dal moto rotatorio («girarsi», v. 17) delle due costellazioni concentriche di dodici stelle ciascuna. Si registrano altri usi del lessema al di fuori della
Commedia: ha il signif. di 'atteggiamento esteriore, modo di comportarsi in determinati contesti' (
Fiore 195.9 e con valore positivo, anche senza determinazione, nel
Fiore 65.2, 175.1); di 'varietà di elementi distinti, per peculiarità, da altri dello stesso genere; specie' solo nel
Convivio (per cui cfr. GDLI s.v.
maniera § 12).
1 Modo particolare di agire. Locuz. Per maniera che: così che.
[1] Par. 13.17: aver fatto di sé due segni in cielo, / qual fece la figliuola di Minoi / allora che sentì di morte il gelo; / e l'un ne l'altro aver li raggi suoi, / e amendue girarsi per maniera / che l'uno andasse al primo e l'altro al poi...
Autore: Francesca De Cianni 01.02.2019 (ultima revisione: 19.12.2021).