Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

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libra s.f.
Frequenza:
Commedia 2 (1 Purg., 1 Par.).
Altre opere3 (3 Conv.).
Lista forme e index locorum:
Commedia Libra Purg. 27.3 (:), Par. 29.2 (:).
Altre opere Libra Conv. 3.5.8, 3.5.13, 3.5.18.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Nota:Insieme a capricorno (vd.), cancro (vd.) e ariete (vd.), la libra è uno dei quattro principali segni dello zodiaco (poiché in corrispondenza di equinozi e solstizi). I vv. 1-6 del canto 27 del Purgatorio costituiscono una delle perifrasi astronomiche con le quali si inquadra il contesto temporale delle tappe del viaggio dantesco: in questo caso, l'indicazione temporale del momento in cui appare l'angelo avviene specificando che la posizione del sole è la stessa di quando l'Ebro si trova sotto la costellazione della Libra (cfr. a tal proposito Inglese, ad l.). L'occ. di Par. 29.2, invece (in cui si noti la rima inclusiva inlibra / libra / dilibra, vd. anche inlibrare e dilibrare), ha lo scopo di rendere conto della misura del breve intervallo che introduce il grande discorso teologico del canto, che conclude la riflessione sull'origine e la struttura dell'universo che percorre tutto il Pardiso. Per misurare questo intervallo, appunto, Dante ricorre ancora una volta a una figura astronomica: il momento in cui il sole e la luna, trovandosi l'uno sotto il segno dell'Ariete e l'altra sotto il segno della Bilancia, ai lati opposti del cielo, dunque, sono tagliati a metà dalla linea dell'orizzonte, che fa loro da zona (vd.). Il sost. ricorre col medesimo signif. anche nel Convivio.
1 [Astr.] Costellazione e settimo segno dello zodiaco (oggi nota col nome di bilancia).
[1] Purg. 27.3: Sì come quando i primi raggi vibra / là dove il suo fattor lo sangue sparse, / cadendo Ibero sotto l'alta Libra, / e l'onde in Gange da nona rïarse, / sì stava il sole; onde 'l giorno sen giva, / come l'angel di Dio lieto ci apparse.
[2] Par. 29.2: Quando ambedue li figli di Latona, / coperti del Montone e de la Libra, / fanno de l'orizzonte insieme zona, / quant' è dal punto che 'l cenìt inlibra / infin che l'uno e l'altro da quel cinto, / cambiando l'emisperio, si dilibra, / tanto, col volto di riso dipinto, / si tacque Bëatrice, riguardando / fiso nel punto che m'avëa vinto.


Autore: Chiara Murru 02.09.2019 (ultima revisione: 11.01.2021).