indurare v.
Frequenza:
Commedia |
1 (1 Purg.). [+var.: 1 (1 Inf.)] |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
indurasse Purg. 1.104. [+var.: 'ndurata Lo Ricc Triv Tz - Lanza Inf. 1.20; indurata Mart Inf. 1.20]. |
Altre opere |
induri Conv. 4.21.14.
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Nota:Lat.
indurare. Il verbo, allomorfo di
indurire, rispetto a quest’ultimo risulta più diffuso in it. antico (cfr.
Corpus OVI). A
Purg. 1.104
indurare, con uso intrans., si attesta nel suo signif. proprio (cfr. TLIO s.v.
indurare) in rif. al fisiologico processo di irrigidimento del tronco di piante legnose (così anche a
Conv. 4.21.14, dove, in un contesto fig., si fa rif. all’invalere di una abitudine in un percorso di crescita morale). A
Inf. 1.20,
indurata e
'ndurata ricorrono come var. di
durata (vd.
durare). La variante
'ndurata è accolta a testo da Lanza, che vi ravvisa «l’icastica e raffinata immagine della paura ghiacciatasi nel lago del cor». A
Inf. 1.20, infatti, la variante rende l’immagine del sangue raggelato (di probabile ascendenza virgiliana) e un signif., già att. in it. antico, che fa rif. al processo di raddensamento o solidificazione di una sostanza liquida. Il recupero di
indurare nel luogo in questione presuppone una metonimia (o un’enallage) tra la paura e il sangue ghiacciato o la cavità interna del cuore (cfr. Rebuffat,
Effetti, pp. 15-34).
1 [Con rif. al naturale sviluppo di una pianta a fusto legnoso:] diventare rigido.
[1] Purg. 1.104: Questa isoletta intorno ad imo ad imo, / là giù colà dove la batte l'onda, / porta di giunchi sovra 'l molle limo: / null' altra pianta che facesse fronda / o indurasse, vi puote aver vita, / però ch'a le percosse non seconda.
[ 2 +var. [Con rif. a una sostanza liquida:] diventare denso o solido per il freddo (
meton.).
] [1] Inf. 1.20: Allor fu la paura un poco queta, / che nel lago del cor m'era durata / la notte ch'i' passai con tanta pieta. || indurata Mart, 'ndurata Lo Ricc Triv Tz – Lanza.
Autore: Francesca De Blasi; Luca Morlino 22.10.2015 (ultima revisione: 31.07.2018).