Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

Vocabolario Dantesco

www.vocabolariodantesco.it

falseggiare v.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Par.).
Lista forme e index locorum:
Commedia falseggiando Par. 19.119.
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Att. solo nella Commedia e nei commentatori. Deaggettivale da falso (vd.) con suff. -eggiare (cfr. Tollemache, Suffissi, in ED, Appendice, p. 478) che implica, come in altre analoghe formazioni (es. lampeggiare), una connotazione frequentativa dell'azione rispetto al normale falsare (vd.) di tipo perfettivo (cfr. Grossman-Rainer, La formazione delle parole, p. 468). Secondo Viel, I gallicismi, p. 48, falseggiare potrebbe aver subito l'influsso del prov. falsejar. Il verbo, col signif. di 'rendere falso' e riferito alla coniazione della moneta, è concordemente interpretato dai primi commentatori: cfr. per es. Benvenuto da Imola (ad l.): «et dicit: falseggiando la moneta, quia Philippus faciebat fabricari monetam falsam»; Iacomo della Lana (ad l.), che inoltre insiste sulla durata dell'azione: «il quale più volte ha mutata moneta sempre falseggiandola», diversamente dal cod. Rb che attesta per lo stesso passo «falsandola», dimostrando in questo caso una preferenza per la forma verbale semplice falsare, più comune nell'it. antico (per cui cfr. TLIO s.v. falsare). Con rif. più specifico alla riduzione di peso della moneta, invece, Francesco da Buti (ad l.) glossa: «falseggiando la moneta; facendola mancare di peso e di lega, sicchè non valse lo terzo di quello, per che si spendeva».
1 Contraffare (una moneta).
[1] Par. 19.119: Lì si vedrà il duol che sovra Senna / induce, falseggiando la moneta, / quel che morrà di colpo di cotenna.


Autore: Francesca De Cianni 31.01.2021 (ultima revisione: 19.03.2021).