Di etimo incerto, prob. da ricollegare al
fr. antico espringuer e al
prov. espinguer (FEW, s.v.
*springan), il cui signif. di ‘percuotere il suolo in cadenza’ si accorda bene con le occ. in
Rustico Filippi («voi spingate col cul quand'altri balla») e nella
Frottola pseudopetrarchesca («Truova un altro che spinghe – a cotal verso»), che peraltro richiama vagamente l'es. dantesco (per tutto cfr.
Corpus OVI). L’originaria accezione di ‘danzare’ non è estranea all’occ. dantesca, e trova riscontro nell’insieme delle voci che caratterizzano il lessico di
Inf. 19.118-120 («cantava», «note», «spingava»). Analogamente, il lemma
espinguer nel
Roman de la Rose (ed. Lecoy) fa rif. al movimento dei piedi ed al ballo (vv. 21023-21025: «et espingue et sautele et bale / et fiert du pié par mi la sale, / et la prant par la main et dance»). Gli spasmi convulsi delle gambe del papa simoniaco, posto a testa in giù, ricorderebbero quindi quelli di una danza grottesca. A tale accezione allude, se pur generic., Guido da Pisa
ad l., che identifica
spingare e
piota (vd.) come idiotismi fior. («
spingava […] et
piote, sunt vocabula florentina: unum verbum, reliquum vero nomen;
spingabat: id est ludebat,
con le piote id est cum pedibus»). Ha goduto di una certa fortuna, in luogo di
spingava, la var. tarda
springava, assente nell'antica
vulgata ma avallata in un ms. della fine del sec. XIV (Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, ms. IX 31a).
Springare è att. in fior. nella locuz.
springare calci e con rif. al recalcitrare degli equini (cfr. ad es. Petrocchi, NDU s.v.
springare). Nell'antica esegesi, essa è accolta da Cristoforo Landino
ad l. (vd.) e Giovan Battista Gelli
ad l. (vd.), i quali insistono sulla metaf. tra i cavalli che scalciano con le zampe posteriori e i simoniaci che dimenano le gambe. La lez.
spingava è comunque preferibile perché avvicina maggiormente il contesto dantesco alle occ. su citate e conserva il valore intrans. e assol. di
espringuer ed
espinguer. Per tutto cfr. Castellani Pollidori,
«Spingare» - «Springare». Vd. anche D'Ovidio,
Nuovi studi, pp. 430-431; Parodi,
Lingua, p. 275 n.; Petrocchi
ad l.; ED s.v.
spingare; Franceschini,
I volgari, p. 609; Viel, I g
allicismi, p. 292. Per un'etimologia alternativa cfr. Bertoni,
L'elemento germanico s.vv.
springare,
spingare.
Autore: Francesca Spinelli.
Data redazione: 13.09.2022.
Data ultima revisione: 04.11.2022.