Vocabolario Dantesco
randa s.f.
Commedia 2 (2 Inf.).
Commedia randa Inf. 14.12, 14.12 (:).
A randa a randa 1.
Germanismo dal got. rand 'orlo' (DEI s.v. randa), il sost. è att. nella «viva lingua fiorentina almeno sino al Seicento» (De Lungo, Lectura Dantis Genovese, p. 82). Nell'occ. di Inf. 14.12 il sost. ricorre nella locuz. avv. con duplicazione intensiva (a randa a randa). priva di precedenti att., per indicare che Dante e Virgilio si arrestano sul limite estremo della selva dei suidici per non bruciarsi (Benvenuto da Imola ad l.: «idest a raso a raso, a radente, a radente, ita quod arena radit sylvam»).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 02.07.2022.
1 Limite estremo di un luogo. A randa a randa: all'estremità.
[1] Inf. 14.12: La dolorosa selva l'è ghirlanda / intorno, come 'l fosso tristo ad essa; / quivi fermammo i passi a randa a randa.