Commedia |
1 (1 Inf.). [+var.: 2 (1 Inf., 1 Par.)] |
Commedia |
proseguendo Inf. 26.16. [+var.: che proseguendo Vat Par. 32.19; prosegue Mart Pr Si Triv Urb - Lanza Sanguineti Inf. 7.86]. |
Altre opere |
proseguendo Conv. 1.10.5.
|
Proseguire la via 1, proseguire lo sguardo 1.1v.
Dal lat.
prosequi (DELI 2 s.v.
proseguire). Il verbo è
hapax nella
Commedia a
Inf. 26.16 e mantiene il signif. etimologico di 'continuare un'azione', da cui le espressioni
proseguire la via e
proseguire lo sguardo. Dopo aver risalito le scale della bolgia dei ladri, Dante e Virgilio riprendono la «solinga via» (v. 16) che li condurrà al centro dell'abisso infernale; con analoga accezione il verbo compare anche come var. del sintagma
perché secondo a
Par. 32.19, alla quale si potrebbe attribuire il valore di 'continuare a guardare'. Diverso il signif.
2, ove il verbo costituisce var. di
perseguire (vd.) e assume, con rif. alla Fortuna, il valore di 'dare esecuzione a una deliberazione': se è vero che la var.
prosegue in luogo di
persegue a
Inf. 7.86 appare motivabile «per facile scambio d'abbreviature» (Petrocchi,
ad l.) senza modificare il senso complessivo del verso dantesco, essa tuttavia conferisce al verbo
proseguire uno specifico signif., che penetra anche nell'esegesi antica alla
Commedia (
Ottimo,
ad l.: «Il terzo acto è il proseguire, però che poco var(r)ebbe la sentenza e 'l iudicio se non si mandasse ad executione»; Benvenuto da Imola,
ad l.: «prosegue, idest mandat sententiam executioni secundum praeceptum providentiae aeterni judicis»).
Locuz. e fras. Vedi
Nota.
Autore: Matteo Cambi.
Data redazione: 11.02.2024.
Data ultima revisione: 25.03.2024.