Vocabolario Dantesco
pargoletta s.f.
Commedia 1 (1 Purg.).
Altre opere3 (3 Rime).
Commedia pargoletta Purg. 31.59.
Altre opere pargoletta Rime 9.72, 22.1, 24.2.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Prima att. (Rime 9.72). Femm. di pargoletto (vd.). Pargoletta è termine peculiare della lirica amorosa dantesca: denota una non identificabile ‘graziosa giovane donna’ (in Rime 22.1, 24.2), nuova attrattiva d’amore dopo la morte di Beatrice (cfr. De Robertis, Rime, ed. comm. p. 238-239); è inoltre la Pietra in Rime 9.72. La scelta lessicale di Purg. 32.59 si connette a tali precedenti impieghi del lessema, situandosi nel contesto della dura accusa rivolta da Beatrice a Dante circa il traviamento di quest’ultimo dopo la sua morte (cfr. i vv. 34-36), come già notato nell'Ottimo: «E dice, che nè quella giovane, la quale elli nelle sue Rime chiamòe pargoletta, nè quella Lisetta, nè quell' altra montanina, nè quella, nè quell' altra li dovevano gravare le penne delle ale in giù, tanto ch' elli fosse ferito da uno simile, o quasi simile strale». Il termine, introdotto per la prima volta da Dante, è poi ripreso dalla lirica trecentesca (cfr. Corpus LiRIO) e quattrocentesca.
Autore: Francesca De Blasi.
Data redazione: 29.06.2018.
Data ultima revisione: 21.12.2018.
1 Graziosa giovane donna.
[1] Purg. 31.59: Ben ti dovevi, per lo primo strale / de le cose fallaci, levar suso / di retro a me che non era più tale. / Non ti dovea gravar le penne in giuso, / ad aspettar più colpo, o pargoletta / o altra novità con sì breve uso.