Altre opere | 9 (8 Conv., 1 Rime).
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Commedia |
margarita Par. 2.34 (:), 6.127 (:); margherite Par. 22.29. |
Altre opere |
margarita Conv. 4.14.9, 4.20.7, 4.30.4; margarite Conv. 1.9.6, 4.30.4, 4.30.4; margherita Rime 24.14; margherite Conv. 4.11.5, 4.11.5.
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Eterna margherita 1.1.1.
Dal lat.
margarita 'perla' (DELI 2 s.v.
margherita), il sost. ricorre sempre nei testi delle Origini nel suddetto signif. originario (proprio o fig.: cfr. TLIO s.v.
margherita), reso esplicito anche dalla chiosa di Francesco da Buti a
Par. 2.34 (cit. in ED, s.v.
margherita): «una pietra preziosa che per altro nome si chiama 'perla'». Nella
Commedia il sost. ricorre solo nella terza cantica sempre in senso trasl. In
Par. 22.29
magherite (con
er conforme all’uso fior. coevo) sono definiti gli spiriti del cielo di Saturno, entità piene di luce. Nelle altre due att. la forma latineggiante
margarita è usata in senso metaf. con rif. a un corpo celeste: in
Par. 6.127
la presente margarita è il cielo di Mercurio, designato come una perla entro cui risplende l'anima luminosa di Romeo di Villanova («margarita, idest, intra stellam Mercurii parvam et pretiosam», Benvenuto da Imola,
ad l.). Infine, nell'occ. di
Par. 2.34 l'
etterna margarita la Luna («corpo lunare, lo quale assimilia ad una pietra preziosa», Francesco da Buti,
ad l.), perla del cielo perpetua e incorruttibile, così come «erano ritenuti i corpi celesti, non soggetti cioè a corruzione come quelli terrestri» (Chiavacci Leonardi,
ad l.).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 30.04.2024.