Vocabolario Dantesco
lulla s.f.
Commedia 1 (1 Inf.).
Commedia lulla Inf. 28.22 (:).
Prima att. Esito popolare dal dimin. lunula; l'evoluzione a partire dal dimin. è già notata da Benvenuto da Imola che la associa a quella di culla da cunula. Il termine forma con veggia e mezzule (vd.) una terna di vocaboli di stampo fortemente realistico: le lulle sono le due parti laterali che, unite al mezzule centrale, compongono il fondo della botte, come rilevano bene alcuni commentatori: Iacomo della Lana («si è da savere che lle botte c’hanno fondi di tri peçi, quel de meço si è meçule dicto e li extremi hanno nomme lulle», ad l.) e l'Ottimo commento («per mezule o lulla, che è la parte extrema della botte», ad l.). Da notare la registrazione di fiorentinità di mezzule e di lulla (in contrapposizione al settentrionalismo veggia) da parte di Guido da Pisa.
Autore: Veronica Ricotta.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 11.01.2021.
1 Ciascuna delle due assi laterali a forma di mezzaluna che compongono il fondo della botte.
[1] Inf. 28.22: Già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com' io vidi un, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla.