Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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lulla s.f.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia lulla Inf. 28.22 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Esito popolare dal dimin. lunula; l'evoluzione a partire dal dimin. è già notata da Benvenuto da Imola che la associa a quella di culla da cunula. Il termine forma con veggia e mezzule (vd.) una terna di vocaboli di stampo fortemente realistico: le lulle sono le due parti laterali che, unite al mezzule centrale, compongono il fondo della botte, come rilevano bene alcuni commentatori: Iacomo della Lana («si è da savere che lle botte c’hanno fondi di tri peçi, quel de meço si è meçule dicto e li extremi hanno nomme lulle», ad l.) e l'Ottimo commento («per mezule o lulla, che è la parte extrema della botte», ad l.). Da notare la registrazione di fiorentinità di mezzule e di lulla (in contrapposizione al settentrionalismo veggia) da parte di Guido da Pisa.
1 Ciascuna delle due assi laterali a forma di mezzaluna che compongono il fondo della botte.
[1] Inf. 28.22: Già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com' io vidi un, così non si pertugia, / rotto dal mento infin dove si trulla.


Autore: Veronica Ricotta 27.09.2018 (ultima revisione: 11.01.2021).