Vocabolario Dantesco
larghezza s.f.
Commedia 7 (2 Purg., 5 Par.).
Altre opere12 (10 Conv., 2 Rime).
8 (8 Fiore).
Commedia larghezza Purg. 20.31 (:), 30.112, Par. 5.19 (:), 25.29 (:), 28.32, 29.142 (:), 30.116 (:).
Altre opere larghezza Conv. 2.10.7, 2.10.7, 3.6.10, 4.8.7, 4.13.14, 4.13.14, 4.27.12, 4.27.12, 4.27.13, Rime 4.133, 13.63; larghezze Conv. 2.4.4.
larghez[z]a Fiore 13.7 (:), 31.8 (:), 79.3 (:), 84.5, 136.14, 137.6, 157.9 (:); Larghezza Fiore 137 rubr..
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
Da largo (vd.), il sost. ricorre nel poema solo nelle ultime due cantiche. Nel Paradiso larghezza è usato con signif. proprio (§ 1), a indicare la circonferenza del settimo cerchio di cori angelici (Par. 28.32) e quella della rosa dei beati (Par. 30.116), e in senso fig., per alludere all'infinita liberalità di Dio (§ [1], [3]) e della sua reggia celeste ([2]). Petrocchi, Introduzione, p. 244, si esprime a favore della lez. la larghezza di Par. 25.29 contro la var. l'alegrezza (o alle-), recata da buona parte della trad. manoscritta (anche seriore) e poi accolta da alcune edd., compresa l'ed. di Crusca 1595: significativo in tal senso è il richiamo a Iac. I, 5 («Si quis vestrum indiget sapientia, postulet a Deo, qui dat omnibus affluenter...»), cui Dante fa esplicito rif. in Mon. I.I.6. Si distingue col signif. 3.1 l'uso metonimico di dono generoso in Purg. 20.31, dove si allude all'episodio della triplice donazione di oro che san Nicola fece a tre fanciulle cadute in miseria, garantendo a ciascuna la dote necessaria per sposarsi (vd. Iacopo da Varazze, Legenda aurea, III.18-20). In Purg. 30.112 si individua invece l'accezione di 'abbondanza' (§ 2): qui l'identificazione del sost. larghezza con piova (vd.) delle grazie divine rimanda all'uso agg. de «La larga ploia / de lo Spirito Santo» (Par. 24.91; vd. largo, § 2 [2]). Altrove il vocabolo, se si esclude il valore primario della dimensione in Conv. 2.4.4 e 4.8.7, si assesta entro l'area semantica del § 3, compresi gli usi allegorici in Fiore 79.3, 84.5, 136.14, 137.6 e in Rime 13.63.
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 27.09.2018.
Data ultima revisione: 01.07.2022.
1 Ampiezza massima (di qsa di forma circolare), circonferenza.
[1] Par. 28.32: Sopra seguiva il settimo sì sparto / già di larghezza, che 'l messo di Iuno / intero a contenerlo sarebbe arto.
[2] Par. 30.116: E se l'infimo grado in sé raccoglie / sì grande lume, quanta è la larghezza / di questa rosa ne l'estreme foglie!
2 Grande quantità, abbondanza (fig.).
[1] Purg. 30.112: Non pur per ovra de le rote magne, / che drizzan ciascun seme ad alcun fine / secondo che le stelle son compagne, / ma per larghezza di grazie divine, / che sì alti vapori hanno a lor piova...
3 [Con rif. a Dio e al suo regno:] disposizione a donare, liberalità (fig.).
[1] Par. 5.19: Lo maggior don che Dio per sua larghezza / fesse creando, e a la sua bontate / più conformato, e quel ch'e' più apprezza, / fu de la volontà la libertate...
[2] Par. 25.29: Inclita vita per cui la larghezza / de la nostra basilica si scrisse, / fa risonar la spene in questa altezza...
[3] Par. 29.142: Vedi l'eccelso omai e la larghezza / de l'etterno valor, poscia che tanti / speculi fatti s'ha in che si spezza, / uno manendo in sé come davanti».
3.1 Atto o dimostrazione di generosità, donazione (meton.).
[1] Purg. 20.31: Esso parlava ancor de la larghezza / che fece Niccolò a le pulcelle, / per condurre ad onor lor giovinezza.