Purg. 9.2: inbiacchava Ham, inbianchiva Rb.
Formazione verb. parasintetica sull'agg.
bianco (vd.), con diatesi ambivalente. Il verbo si trova att. per la prima volta in
Jacopone da Todi (sec. XIII ui.di.) nell’accezione concreta di ‘ricoprire di sostanze cosmetiche, truccare (la pelle)’ (cfr. TLIO s.v.
imbiancare). Può evocare tale signif. l’occ. di
Purg. 9.2 (
s’imbiancava), inserita all’interno di una complessa perifrasi astronomica – variamente interpretata dai commentatori – che ritrae l'Aurora (lunare) come una bella donna appena destatasi (cfr. Benvenuto da Imola,
ad l.: «sicut mulier pulcra alba surgens de lecto facit se ad fenestram»). La concretezza dell'immagine viene tuttavia superata attraverso l'evidente rif. alla luce di cui l'astro è portatore. Tale richiamo alla luce risulta ancor più esplicito a
Inf. 2.128 e
Par. 7.81 (§ 2), in cui il verbo dantesco traduce gli effetti di una fonte luminosa reale (il sole) o divina. Con il valore propr. di ‘diventare bianco’, invece,
imbiancare ricorre nella metafora evangelica di
Par. 12.87, con rif. ai danni recati dall’incuria di un vignaio reo: i commentatori assegnano compatti al verbo il senso di 'perdere il verde', quindi 'appassire' o 'seccare' (cfr.
ad l. Iacomo della Lana, Benvenuto da Imola, Francesco da Buti ecc.). Ammissibile la lettura proposta da Tommaseo,
Commedia, III, p. 183, «si copre di muffa», con allusione all'oidio della vite (detto anche
mal bianco); mancano tuttavia att. antiche di
bianco e der. con rif. a tale malattia (cfr. LEI
Germanismi s.v.
*blanka, 1, 990, 35).
Varianti. A
Purg. 9.2 elimina ogni possibile rif. alla luce, rafforzando ulteriormente la concretezza dell’intera rappresentazione, la var. di Ham, che legge
s’imbiaccava, cioè ‘si dava in viso la biacca’: l’att. del cod. berlinese (databile 1347) offre una testimonianza preziosa e cronologicamente circoscritta di un tecnicismo della cosmesi antica altrimenti att. unicamente in un anonimo componimento tosc. attribuibile al sec. XIV (cfr. TLIO s.v.
imbiaccare)
. La plausibilità del verbo a quest’altezza cronologica è confermata dalla più ampia doc. offerta dall’agg., disponibile nell’it. antico già dal secondo decennio del Trecento (cfr. TLIO s.v.
imbiaccato). Rappresenta invece un allomorfo di
imbiancare, meno antico e meno diffuso nella lingua delle Origini (cfr. TLIO s.v.
imbianchire), la lez. att. da Rb, irrilevante sul piano semantico.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 31.05.2017.
Data ultima revisione: 04.05.2018.