Vocabolario Dantesco
guazzo s.m.
Commedia 2 (2 Inf.).
Commedia guazzo Inf. 12.139 (:); guazzi Inf. 32.72 (:).
Ripassare il guazzo 1.1.
Prima att. , ma come antrop. ricorre già nei Doc. fior., 1211 (cfr. TLIO s.v. guazzo [1]). Dal lat. *aquaceus ('che si riferisce all'acqua'; cfr. LEI s.v. *aquāceus, 3.1, 553.44), prob. tramite il lat. mediev. aquatio (aquationem) di cui guazzo rappresenta l'esito popolare tosc.; a tal proposito, cfr. FEW s.v. aquatio, 1, 117 e Viel, «Quella materia ond'io son fatto scriba», pp. 261-262, che registrano altri continuatori di area romanza. Nel passo di Inf. 32.72 la voce guazzi, in rima aspra con Pazzi e cagnazzi e in unione con l'attributo gelati, indica propr. una riserva d'acqua stagnante (e ghiacciata). Nell'occ. di Inf. 12.139 il guazzo, in rima aspra con Pazzo e collocata in chiusura di canto, è invece inserita nell'espressione fras. ripassare il guazzo ed è rif. in senso estens. al tratto più basso del letto del Flegetonte, che viene attraversato dal centauro Nesso. Tale contesto autorizza l'accostamento paretimologico di guazzo alla voce guado ('punto nel quale è possibile attraversare un corso d'acqua senza affondare'), avallato da alcuni esegeti antichi e moderni (ad es. Iacomo della Lana, Benvenuto da Imola; inoltre Inglese [ed. e comm.] ad l.). A tal proposito, cfr. anche le glosse ad l. di Giovanni da Serravalle («Ytalici dicunt, quando aliquis pedes transit fluvium, idest, transit ad guazzum») e di Alessandro Vellutello («Passar a guazzo in Toscana lingua, communemente si è passar non per lo ponte, nè per nave, ma pur a piede, o veramente a cavallo torrente, o fiume, o qual si voglia altra acqua, che guazzo da molti si dice»), le quali documentano l'uso del vocabolo nella locuz. tipicamente tosc. passare a guazzo, che verrà registrata dalla trad. lessicografica successiva (cfr. Crusca [2-5], NDU, GDLI, GRADIT e VFC s.v. guazzo).
Locuz. e fras. Per l'espressione fras. ripassare il guazzo vd. Nota.
Autore: Francesca Spinelli.
Data redazione: 01.04.2024.
Data ultima revisione: 30.09.2024.
1 Ristagno d'acqua, acquitrino.
[1] Inf. 32.72: Poscia vid' io mille visi cagnazzi / fatti per freddo; onde mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi.
1.1 Tratto d'acqua bassa e stagnante di un fiume (estens., rif. al Flegetonte). Ripassare il guazzo: guadare il fiume.
[1] Inf. 12.139: Poi si rivolse e ripassossi 'l guazzo.