Vocabolario Dantesco
corusco agg.
Commedia 2 (1 Purg., 1 Par.).
Commedia corusca Par. 17.122 (:); corusco Purg. 33.103.
Att. solo nella Commedia e cit. nei commentatori. Latinismo da coruscus (DELI 2, s.v.). Nella perifrasi astronomica in Purg. 33.102, il termine fa rif. al fulgore vibrante dei raggi del sole allo zenit. Nella terza cantica, invece, l'agg. ripete l'immagine evocata già in Par. 5.12 e 20.84 dal verbo coruscare (vd.) per figurare la gioia spirituale delle anime attraverso lo sfavillare della luce che le avvolge.
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 01.02.2017.
Data ultima revisione: 02.05.2018.
1 [Con rif. a un corpo celeste, a un'anima:] che manda bagliori o scintille, lampeggiante.
[1] Purg. 33.103: E più corusco e con più lenti passi / teneva il sole il cerchio di merigge...
[2] Par. 17.122: La luce in che rideva il mio tesoro / ch'io trovai lì, si fé prima corusca, / quale a raggio di sole specchio d'oro...