Vocabolario Dantesco
ciprigna s.f.
Commedia 1 (1 Par.).
Commedia Ciprigna Par. 8.2.
Prima att. Hapax nella Commedia, il sost. viene usato da Dante come epiteto della dea Venere (TLIO s.v. ciprigna; nei poeti latini la forma è invece «Cypris, acc. Cyprida», cfr. Inglese, ad l), e con questo signif. si mantiene anche nella tradizione successiva (GDLI s.v. ciprigno). L'occ. di Par. 8.2 è preceduta dall'agg. bella, sequenza ripresa poi solo da Boccaccio nell'Ameto (cfr. Corpus OVI). In altri passi della Commedia e del Convivio (2.5.14), per menzionare la dea, Dante impiega invece il nome più comune di Venere: in Purg. 25.132 la dea è colei che avvelena con la passione carnale (vd. tòsco); in Purg. 28.65 è a sua volta vittima di una freccia scagliata dal figlio Cupido e cade perdutamente innamorata di Adone (cfr. ED s.v. ciprigna).
Autore: Elena Felicani.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 29.10.2021.
1 Originaria di Cipro (epiteto della dea Venere).
[1] Par. 8.2: Solea creder lo mondo in suo periclo / che la bella Ciprigna il folle amore / raggiasse, volta nel terzo epiciclo...