Vocabolario Dantesco
subitamente avv.
Commedia 7 (1 Inf., 4 Purg., 2 Par.).
Altre opere9 (3 Vn., 4 Conv., 2 Rime).
Commedia Subitamente Inf. 10.28, Purg. 1.136, 2.128, 18.89, 28.38, Par. 10.38 (:), 20.5.
Altre opere subitamente Vn 3.10-12.7, 9.7, 31.8-17.13, Conv. 1.11.7, 2.2.3, 3.9.8, 4.7.5, Rime 10.64, 47.7.
Vocabolari: Crusca in rete, ED.
L'avv. subitamente, che Dante alterna con subito (vd.), è rif. a eventi che si verificano in maniera improvvisa (ad es. a Inf. 10.28, dove si allude al giungere improvviso della voce di Farinata degli Uberti tra le tombe della città di Dite) o rapida, d'un tratto (a Par. 10.38, ad es., il movimento di ascesa di Beatrice di cielo in cielo avviene «con tale rapidità che il suo atto non occupa tempo», come spiega Inglese, ad l.). Con gli stessi valori ricorre anche in Vn, Convivio e Rime.
Autore: Chiara Murru.
Data redazione: 02.09.2019.
Data ultima revisione: 02.11.2020.
1 In maniera rapida o improvvisa.
[1] Inf. 10.28: Subitamente questo suono uscìo / d'una de l'arche; però m'accostai, / temendo, un poco più al duca mio.
[2] Purg. 1.136: oh maraviglia! ché qual elli scelse / l'umile pianta, cotal si rinacque / subitamente là onde l'avelse.
[3] Purg. 2.128: Come quando, cogliendo biado o loglio, / li colombi adunati a la pastura, / queti, sanza mostrar l'usato orgoglio, / se cosa appare ond' elli abbian paura, / subitamente lasciano star l'esca, / perch' assaliti son da maggior cura; / così vid' io quella masnada fresca / lasciar lo canto, e fuggir ver' la costa...
[4] Purg. 18.89: Ma questa sonnolenza mi fu tolta / subitamente da gente che dopo / le nostre spalle a noi era già volta.
[5] Purg. 28.38: Coi piè ristetti e con li occhi passai / di là dal fiumicello, per mirare / la gran varïazion d'i freschi mai; / e là m'apparve, sì com' elli appare / subitamente cosa che disvia / per maraviglia tutto altro pensare, / una donna soletta che si gia / e cantando e scegliendo fior da fiore / ond' era pinta tutta la sua via.
[6] Par. 10.38: È Bëatrice quella che sì scorge / di bene in meglio, sì subitamente / che l'atto suo per tempo non si sporge.
[7] Par. 20.5: Quando colui che tutto 'l mondo alluma / de l'emisperio nostro sì discende, / che 'l giorno d'ogne parte si consuma, / lo ciel, che sol di lui prima s'accende, / subitamente si rifà parvente / per molte luci, in che una risplende...