Vocabolario Dantesco

Accademia della Crusca - CNR Opera del Vocabolario Italiano

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bava s.f.
Frequenza:
Commedia 1 (1 Inf.).
Lista forme e index locorum:
Commedia bava Inf. 34.54 (:).
Corrispondenze: Testi italiani antichi:
Corpus OVI,
DiVo,
LirIO,
Prosa fior. sec. XIII,
Petrarca e Boccaccio.
Vocabolari: TLIO, Crusca in rete, ED.
Nota:Prima att. Da una forma lat. volg. *baba (LEI s.v., 4, 1.33), voce onom. imitativa del linguaggio infantile. Il sost. è hapax nella Commedia e trova rare att. fuori del circuito esegetico dantesco (cfr. TLIO s.v. bava). Fra i testi non letterari, bava occorre più volte – e in modo indipendente rispetto all'originale lat. – nell'Almansore volg., testo fior. del primo quarto del sec. XIV (es. «Di quelle cose che tolgono il fluxo e 'l gociolamento de la saliva, o de la bava, ch'esce de la boccha, quando huomo dorme», Indice, p. 11.7; cfr. Corpus OVI). La larga diffusione del termine nei dialetti it. dei secc. successivi (cfr. ancora LEI, ibid.; Viel, «Quella materia ond'io son fatto scriba», pp. 201-202) e, dall'altro lato, la sua scarsa vitalità nell'ambito letterario, consentono di riconoscere a bava una connotazione bassa, gergale, pienamente coerente con l'espressività bestiale della rappresentazione di Lucifero. Il sost. non suscita l'intervento dei commentatori, che in gen. lo richiamano senza glosse; si segnala soltanto il caso di Iacomo della Lana, che accosta a bava la forma bavaglia: «il sangue de' peccatori descendea mischiato alle sue bavaglie da ciascun mento delle sue faccie» (Id., ad l., secondo la lez. tosc., ma Rb legge «a le sue bava»). L'atteggiamento dei commentatori e l'assenza di var. nella trad. confermano che il termine fosse già disponibile nella lingua del tempo, sebbene prob. dotato, rispetto a oggi, di un'espressività più cruda, legata a un uso prevalente in ambito animalesco. È  significativa, in tal senso, la definizione di bava offerta dalla prima ed. del Vocabolario della Crusca (e immutata nelle successive impressioni): «umor viscoso, che esce per se medesimo, come schiuma, dalla bocca degli animali» (ivi, s.v. bava).
1 Umore viscoso e schiumoso (che esce dalle bocche di Lucifero).
[1] Inf. 34.54: Con sei occhi piangëa, e per tre menti / gocciava 'l pianto e sanguinosa bava.


Autore: Barbara Fanini 26.02.2020 (ultima revisione: 02.03.2020).