arsiccio agg.
Frequenza:
Commedia |
2 (1 Inf., 1 Purg.). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
arsiccia Inf. 14.74 (:), Purg. 9.98 (:). |
Nota:Considerato come forma alterata di
arso, l’agg. deriverebbe, invece, dal lat. volg.
*arsicius (LEI s.v., 3, 1443, 9), che si suppone provenga dal fr. antico
arsis agg. ‘bruciato’ (1225 circa, cfr. FEW s.v.
ardere, 25, 145b). La prima att., nella forma
arsicço, è nel
Compasso da navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano) (cfr. TLIO s.v.
arsiccio, dove però si cita dall’ed. Motzo, e
Corpus OVI).
1 Reso rovente e arido (dal fuoco); bruciato.
[1] Inf. 14.74: "Or mi vien dietro, e guarda che non metti, / ancor, li piedi ne la rena arsiccia; / ma sempre al bosco tien li piedi stretti".
[2] Purg. 9.98: Là ne venimmo; e lo scaglion primaio / bianco marmo era sì pulito e terso, / ch'io mi specchiai in esso qual io paio. / Era il secondo tinto più che perso, / d'una petrina ruvida e arsiccia, / crepata per lo lungo e per traverso.
Autore: Veronica Ricotta 13.10.2017 (ultima revisione: 25.05.2018).