annerare v.
Lista forme e index locorum:
Commedia |
annera Purg. 27.63 (:); annerava Purg. 8.49 (:). |
Nota:Parasintetico da
nero (vd.), nel senso di 'buio' (cfr. GDLI s.v., § 5). Solo pron. e solo nella
Commedia. Il buio che incombe a
Purg. 8.49 è «figura della negazione della luce divina e delle tenebre della coscienza non illuminata dalla grazia di Dio» (Malato,
Purg. VIII, p. 213); a
Purg. 27.63 il verbo è usato più concretamente in una perifrasi, con litote, in cui l'angelo invita Virgilio, Dante e Stazio ad affrettare il passo prima che si faccia buio (cfr. Chiavacci Leonardi, in partic. p. 792, e Battaglia Ricci,
Purg. XXVII, pp. 804-805).
1 Pron. Oscurarsi, farsi buio.
[1] Purg. 8.49: Temp' era già che l'aere s'annerava, / ma non sì che tra li occhi suoi e ' miei / non dichiarisse ciò che pria serrava.
[2] Purg. 27.63: «Lo sol sen va», soggiunse, «e vien la sera; / non v'arrestate, ma studiate il passo, / mentre che l'occidente non si annera».
Autore: Veronica Ricotta 20.06.2018 (ultima revisione: 04.11.2019).