mele s.m.
Frequenza:
Altre opere | 1 (1 Conv.). 1 (1 Fiore). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
mele Purg. 18.59, 22.151. |
Altre opere |
mèle Conv. 4.17.12. mele Fiore 16.3. |
Nota:Dal lat.
mel (DELI 2 s.v.
miele), nella
Commedia il sost. conserva la forma latineggiante senza dittongo (cfr. TLIO s.v.
miele): in entrambe le occ. di
Purg. 18.59 e
Purg. 22.151 il sost. ha signif. proprio di «liquor dulcis fructus apum sobriarum», come chiosa Benvenuto da Imola
ad l.. In partic., per l'occ. di
Purg. 18.59 si nota un richiamo virgiliano («aërii mellis... / mores et studia», Virg.
Georg. IV 1-5), mentre per l'altra occ. è chiaro il rif. evangelico («locustas et mel silvestre»,
Matt. 3, 4).
1 Sostanza zuccherina di colore giallastro e dalla consistenza vischiosa, prodotta dalle api dal nettare dei fiori, commestibile per l'uomo.
[1] Purg. 18.59: Però, là onde vegna lo 'ntelletto / de le prime notizie, omo non sape, / e de' primi appetibili l'affetto, / che sono in voi sì come studio in ape / di far lo mele; e questa prima voglia...
[2] Purg. 22.151: Mele e locuste furon le vivande / che nodriro il Batista nel diserto; / per ch'elli è glorïoso e tanto grande / quanto per lo Vangelio v'è aperto».
Autore: Elena Felicani 26.04.2021 (ultima revisione: 28.02.2022).