marino agg.
Frequenza:
Commedia |
3 (1 Inf., 2 Purg.). |
Lista forme e index locorum:
Commedia |
marin Inf. 26.129; marino Purg. 2.15 (:), 25.56. |
Locuz. e fras.: Per
suolo marino vd. anche
suolo s.m..
Nota:L'agg. ricorre due volte in unione al sost.
suolo a indicare il mare (per
suolo marino vd.
suolo): l'orizzonte marino da cui scompare il «nostro polo», cioè il polo settentrionale, nel viaggio di Ulisse a
Inf. 26.129, e la distesa del mare sul quale «rosseggia» Marte per i vapori dell'alba a
Purg. 2.15. Orengo (
Le arti del mare in Dante, p. 328) glossa 'superficie del mare'. A
Purg. 25.56, invece,
marino è lo
spungo (
fungo fino all'ed. Petrocchi, ma vd. s.v.
spungo): «il termine
spungo è forse un incrocio tra spugna e fungo – indica un essere vivente, la spugna, al limite tra il regno vegetale e quello animale, quali anche le meduse o i molluschi, ritenuti allora non dotati di organi» (Chiavacci Leonardi
ad l.). Sul tema del mare in Dante vd. anche
mare e relativa bibliografia cit.
1 Proprio del mare.
[1] Purg. 25.56: Anima fatta la virtute attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, / che questa è in via e quella è già a riva, / tanto ovra poi, che già si move e sente, / come spungo marino; e indi imprende / ad organar le posse ond' è semente.
– Suolo marino: il mare.
[2] Inf. 26.129: Tutte le stelle già dell'altro polo / vedea la notte, e 'l nostro tanto basso, / che non surgëa fuor del marin suolo.
[3] Purg. 2.15: Ed ecco, qual, sorpreso dal mattino, / per li grossi vapor Marte rosseggia / giù nel ponente sovra 'l suol marino, / cotal m'apparve, s'io ancor lo veggia, / un lume per lo mar venir sì ratto...
Autore: Chiara Murru 02.10.2019 (ultima revisione: 25.02.2020).