Vocabolario Dantesco
gora s.f.
Commedia 1 (1 Inf.).
Commedia gora Inf. 8.31 (:).
Morta gora 1.
Derivante da una forma prelat. *gaura ‘canale’ (DELI 2 s.v. gora; Castellani, Saggi, I, pp. 92-93, II, p. 262). La voce, att. in Toscana in carte lat. fin dal sec. VIII e poi in doc. volg. dal sec. XIII (cfr. TLIO s.v. gora), indica un canale che collega un corso d'acqua a un mulino o a un lavatoio o, più generic., un corso d'acqua artificiale. Tale signif. primario trova conferma negli antichi commentatori: vd. ad es. Pietro Alighieri III red. («gora dicitur in Tuscia quilibet canalis aque tractus seorsum de aliquo fluvicio»), Giovanni BoccaccioGora è una parte d'acqua tratta per forza del vero corso d'alcun fiume e menata ad alcun mulino o altro servigio [...]») e Benvenuto da Imola («gora enim est vulgare florentinum, et est aqua quae currit per duciam ad molendinum») ad l.
Locuz. e fras. Nella Commedia gora, accompagnata dall'agg. morta, indica «il largo fossato dello Stige, con la sua acqua non corrente, ma paludosa» (Chiavacci Leonardi ad l.); tuttavia, potrebbe anche alludere al signif. di 'palude dei morti', cioè dei dannati (per cui cfr. ad es. Bosco-Reggio ad l.). L'espressione morta gora, priva di att. precedenti a quella dantesca, parve contraddittoria a Giovanni Boccaccio ad l: «l'autore nomina qui, licentia poetica, il padule per lo quale navicava; e [...] cognomina questa gora morta, cioè non moventesi con alcun corso, sì come i paduli fanno». Ma secondo Giovan Battista Gelli (ad l.), essa era ben diffusa (almeno nel XVI sec.) per indicare uno specchio d’acqua ferma più o meno profondo che si veniva a creare incanalando le acque: «alcuna di esse gore che noi abbiamo detto, che non avendo, per essere stati abbandonati i loro mulini e i loro edificii, più lo esito e la bocca aperta, fanno una ragunata d'acqua, la quale si sta ferma, onde elle si chiamano, come fa il Poeta questa, gore morte».
Autore: Francesca Spinelli.
Data redazione: 13.07.2022.
Data ultima revisione: 13.07.2022.
1 Canale, corso d'acqua artificiale. Morta gora: raccolta d'acqua ristagnante.
[1] Inf. 8.31: Mentre noi corravam la morta gora, / dinanzi mi si fece un pien di fango, / e disse: «Chi sè tu che vieni anzi ora?».