Vocabolario Dantesco
cinghiare v.
Commedia 1 (1 Inf.). [+var.: 2 (2 Inf.)]
Commedia cinghia Inf. 5.2 (:). [+var.: cinghian Eg Inf. 18.11; cinghiato Co Inf. 4.107].
Prima att. Si deve tuttavia registrare un'occ. praticamente coeva nel volg. fior. (per tramite fr.) delle Pistole di Seneca (red. I), databile al 1308/25: «Tutta l'etade è divisa per parti e ha giri suoi e cierchi più grande l'uno che ll'altro. È alcuno che tutto la cinghia e abraccia ...» (cfr. Corpus DiVo). Inoltre il part. cinghiato, in funzione di agg., ricorre anche nel Novellino, databile post 1315 (cfr. TLIO s.v. cinghiato). Il verbo deriva da *cingulare con sincope della voc. pretonica (LEI s.v., 14.13 e 331.47-52). Dalla doc. fornita dai corpora dell'it. antico, cinghiare (insieme al part. cinghiato in funzione di agg.) risulta comunque raro, e l'occ. dantesca appare nel suo signif. diversa rispetto al resto delle att. (cfr. TLIO s.vv. cinghiarecinghiato): infatti, Dante è il solo a riferire il verbo a uno spazio fisico, nella fattispecie il secondo cerchio infernale. Ciò è ancor più significativo, se si osserva che cinghiare appartiene alla stessa famiglia lessicale di cinghio (vd.), che nella Commedia arriva ad indicare proprio un 'cerchio infernale' (cfr. almeno Purg. 22.103). Inoltre, dal punto di vista sintattico, il verbo regge due oggetti, men loco e più dolor, che, allo stesso tempo, ne influenzano il signif.: il secondo cerchio non solo 'comprende entro un perimetro circolare' uno spazio minore rispetto al primo (cominciando a delineare così la forma a cono rovesciato dell'inferno), ma ospita e 'contiene' anche il tormento dei dannati puniti in tale spazio. Infine, nella trad., cinghiare è registrato a Inf. 4.107 e 18.11 come var. dei verbi cerchiarecingere (vd.), con i quali condivide il significato-base di 'racchiudere all'intorno, circondare'. Specificamente, in tali luoghi, cinghiare assume un'accezione che si correla a cinghia nel poco diffuso senso di 'cinta muraria' (cfr. TLIO s.v. cinghia e la variantistica di cinghio [vd.]), così come, in un'accezione simile, i già cit. cerchiare cingere si correlano a cerchia (vd.) 'cinta muraria' e cinta 'complesso di costruzioni difensive' (cfr. TLIO s.v.). Si osservi che il signif. di cinghiare portato dalla varia lectio è altrimenti ignoto all'it. antico. Per Inf. 18.11 si può sospettare che la lezione sia stata influenzata dal «cinghio» del v. 7.
Autore: Cristiano Lorenzi Biondi.
Data redazione: 06.11.2019.
Data ultima revisione: 20.12.2019.
1 Racchiudere entro un perimetro circolare.
[1] Inf. 5.2: Così discesi del cerchio primaio / giù nel secondo, che men loco cinghia / e tanto più dolor, che punge a guaio.
[ 1.1 +var. Circondare (un castello) con strutture difensive disposte all'intorno (per lo più mura o fossati). ]
[1] Inf. 4.107: Venimmo al piè d'un nobile castello, / sette volte cerchiato d'alte mura, / difeso intorno d'un bel fiumicello. ||  cinghiato Co.
[2] Inf. 18.11: Quale, dove per guardia de le mura / più e più fossi cingon li castelli, / la parte dove son rende figura, / tale imagine quivi facean quelli... ||  cinghian Eg.