Vocabolario Dantesco
rostro s.m.
Commedia 2 (2 Par.).
Commedia rostro Par. 19.10 (:), 20.9.
Latinismo da rostrum (DELI 2 s.v. rostro). Prima della Commedia, il cultismo è att. unicamente in volgarizzamenti e in un'accezione tecnica che rimanda alla marineria militare romana (vd. TLIO s.v. rostro). Cfr. per es. Bono Giamboni nell'Arte della guerra volg., IV, 43, p. 187: «[[...]] gli avversari colle punte appellate rostri percuote» (testo lat. di Vegezio: «adversarios percutit rostris»; cfr. Corpus CLaVo). Nel poema, invece, rostro occorre sempre nel signif. propr. di 'becco' (conforme all'etimo rodere) con rif. alla miracolosa aquila che si forma nel cielo di Giove, composta da miriadi di spiriti luminosi (vd. aguglia, Nota).
Autore: Barbara Fanini.
Data redazione: 21.09.2020.
Data ultima revisione: 02.11.2020.
1 Organo boccale dei volatili, duro, appuntito e prominente.
[1] Par. 19.10: E quel che mi convien ritrar testeso, / non portò voce mai, né scrisse incostro, / né fu per fantasia già mai compreso; / ch'io vidi e anche udi' parlar lo rostro...
[2] Par. 20.9: e questo atto del ciel mi venne a mente, / come 'l segno del mondo e de' suoi duci / nel benedetto rostro fu tacente...