Vocabolario Dantesco
ermafrodito agg.
Commedia 1 (1 Purg.).
Commedia ermafrodito Purg. 26.82.
Att. solo nella Commedia e nei commentatori. Dal lat. hermaphroditu(m) (DELI 2 s.v. ermafrodito), a sua volta dal gr. Ερμαϕρόδιτος; nel mediolatino col signif. propr. di «androgynus» (MLW s.v., 4.995.35), «combining characteristics of both sexes» (OLD s.v. hermaphroditus; DMLBS s.v.; cfr. anche Isidoro, Etimol., XI.3.11: «Hermaphroditae autem nuncupati eo quod eis uterque sexus appareat») e 'eunuco, castrato' (Du Cange s.v.), il termine deriva dal nome del personaggio protagonista del mito narrato da Ovidio: Ermafrodito si unì alla ninfa Salmace formando un unico corpo, metà maschio e metà femmina (Met., IV, 373-379). La ripresa dantesca del termine in funzione aggettivale si pone in antitesi a sodomita (colpevole di lussuria contro natura) per riferirsi al peccato di lussuria secondo natura, in quanto relativo ai rapporti sessuali tra maschio e femmina, e quindi 'eterosessuale' (cfr. ED s.v.; Bellomo-Carrai, ad l.). Il desiderio smodato di soddisfare i piaceri sessuali è peccaminoso (Tommaso, S. Th., II, q. 153, a. 3: «Hoc autem pertinet ad rationem luxuriae, ut ordinem et modum rationis excedat circa venerea. Et ideo absque dubio luxuria est peccatum»; Francesco da Butiad l.: «per questi intese femine che, usando col sesso virile, o coloro che usando col sesso femineo, non servano l'ordine e 'l modo debito». E cfr. anche Daniello, ad l.). Vari commenti chiosano 'bisessuale' (Iacomo della Lana, ad l.: «quelle persone che peccano nel vizio della luxuria sí in femene come in maschi»; Ottimo: «Ermafrodito è colui che ha ambedue le nature, masculina e femminina; sicché peccarono in ambedue spezie di lussuria»; e Inglese, ad l.). O interpretano in senso propr. (Chiose Vernon: «Ermafrodito si è appellato quell'uomo e quella femina c'ha la natura maschulina e feminina. Questo messer Ghuido fu di quegli»). 
 
Autore: Francesca De Cianni.
Data redazione: 26.04.2021.
Data ultima revisione: 01.11.2021.
1 [Con rif. al peccato di lussuria:] commesso tra persone di diverso sesso, eterosessuale (fig.).
[1] Purg. 26.82: Nostro peccato fu ermafrodito; / ma perché non servammo umana legge, / seguendo come bestie l'appetito, / in obbrobrio di noi, per noi si legge, / quando partinci, il nome di colei / che s'imbestiò ne le 'mbestiate schegge.